Stanchezza fisica e mentale

Stress, insonnia, problemi personali e ritmi di vita troppo accelerati: se chiedessimo a dieci persone diverse perché accusano i sintomi della stanchezza cronica, specie in alcuni periodi dell’anno, otterremmo dieci risposte diverse. Non tutti, però, sono a conoscenza del fatto che tra le cause più comuni della sensazione di spossatezza fisica o mentale c’è la carenza di magnesio.   Spesso accompagnata da irritabilità e cali d’umore, tale sensazione è infatti uno dei sintomi più tipici della ipomagnesemia, ossia di un insufficiente livello di magnesio nel nostro organismo che, se sottovalutato, può portare a conseguenze anche ben più gravi della stanchezza. Sebbene sicuramente classificabile tra gli effetti meno pericolosi dello scompenso di sali minerali, tuttavia, la stanchezza è comunque un campanello d’allarme da non ignorare.

Stanchezza e magnesio: il legame

Per capire in che modo i livelli corporei di magnesio influiscono sulle nostre energie, è necessario innanzitutto approfondire il ruolo giocato da questo minerale per il mantenimento di una buona salute fisica.   Il magnesio può essere considerato uno degli oligoelementi più utilizzati dall’organismo umano: essendo un agente fondamentale in gran parte delle reazioni cellulari che permettono al corpo di mantenersi sano, infatti, il magnesio partecipa attivamente a diverse funzioni vitali. Per esempio:  

  • garantisce la piena funzionalità di muscoli e nervi;
  • agisce come regolatore naturale della glicemia e della pressione sanguigna;
  • è un elemento imprescindibile per la solidità delle ossa;
  • gioca un ruolo essenziale nel trasporto e nella produzione di energia corporea.

Per questo, il magnesio può essere considerato un vero e proprio carburante naturale per l’organismo umano: ecco perché un calo dei suoi livelli fisiologici può facilmente indurre stanchezzasonnolenza e dolori muscolari. Qualora si accusassero simili sintomi, accertato che la spossatezza non dipenda da fattori esterni, abitudini o cicli sonno-veglia discontinui, dunque, si può ipotizzare una carenza di magnesio come causa primaria. 

QUANDO POSSIAMO PARLARE DI STANCHEZZA CAUSATA DALLA CARENZA DI MAGNESIO

Le cause che possono innescare un calo dei livelli fisiologici di magnesio appartengono ad un’ampia e variegata casistica, che assume declinazioni anche sensibilmente diverse a seconda dei singoli casi. Il fabbisogno quotidiano del minerale, infatti, muta a seconda dell’età e del sesso del soggetto: per questo, è difficile stabilire oltre quale soglia la percentuale risulti troppo bassa senza ricorrere ad uno specifico prelievo del sangue.   Alcune circostanze, tuttavia, possono senza dubbio favorire l’abbassamento del magnesio corporeo, favorendo così l’insorgere della stanchezza da ipomagnesemia.  Le più comuni, per esempio, sono: 

  • Una dieta non equilibrata: un’alimentazione inadeguata, specie se a base di prodotti derivati da farine raffinate, può inficiare la capacità di assorbimento del magnesio e, di conseguenza, comportare stanchezza e bassi livelli di magnesio.
  • Una troppo frequente attività sportiva: tanto più si mette alla prova il nostro corpo, quanta più energia questo consuma. Per questo, gli atleti e gli sportivi danno fondo molto più velocemente alle loro riserve di magnesio, finendo per subirne le conseguenze qualora non provvedano a riequilibrarne il livello.
  • Una gravidanza: essendo una sostanza fondamentale per lo sviluppo muscolare e scheletrico, gran parte delle riserve di magnesio durante una gravidanza vengono messe spontaneamente al servizio dello sviluppo del feto, rischiando di lasciare la neomamma con una percentuale molto bassa.
  • La sindrome premestruale: la generazione degli ormoni premestruali facilita l’espulsione dei sali minerali attraverso le urine. Ciò può influire sull’energia corporea e creare una sensazione di stanchezza.
  • La somministrazione di particolari tipi di farmaci: medicinali come i diuretici, alcuni antibiotici o contraccettivi diminuiscono la capacità di assorbimento del magnesio, compromettendo la vitalità e l’energia del soggetto.
  • Lo stress: l’affaticamento dell’organismo può essere sia fisico che mentale. Anche la tensione che il corpo genera spontaneamente come reazione ad un ambiente negativo, infatti, può causare un calo di magnesio, portando alla produzione di ormoni che facilitano l’eliminazione del sale minerale. Il circolo vizioso che così si genera, non può che peggiorare la stanchezza e la mancanza di energia già di per sé provocati dallo stress.

In ciascuno di questi casi, la sensazione di stanchezza può essere ricondotta alla scarsa quantità di magnesio presente nel nostro corpo. Fare attenzione a queste circostanze può facilitare la diagnosi: saper riconoscere per tempo la stanchezza cronica per ipomagnesemia dagli effetti di una normale spossatezza temporanea è il primo passo per trattare coerentemente il sintomo.

Integratori di magnesio per combattere la stanchezza

Qualunque sia la causa della stanchezza da carenza di magnesio, il rimedio più efficace per combatterla è riportare la percentuale corporea di magnesio alla sua giusta proporzione, così che questa possa nuovamente tornare ad agire sull’energia del soggetto. Per farlo, l’assunzione di integratori alimentari a base di magensio contro la stanchezza può essere un valido aiuto. L’assunzione di magnesio per via orale, infatti, contribuisce a combattere la sensazione di affaticamento attraverso il ripristino del corretto funzionamento del sistema nervoso centrale e muscolare.   Tra gli ingredienti che non dovrebbero mancare negli integratori che aiutano a ridurre la stanchezza ci sono, oltre al magnesio, anche la vitamina B6.  Quest’ultima è una vitamina idrosolubile e che non può essere accumulata nell’organismo ma al contrario è necessario assumerla regolarmente attraverso l’alimentazione. Si tratta di un elemento che svolge un ruolo centrale nella costruzione della barriera immunitaria e che aiuta a stimolare le funzioni cerebrali nonché a prevenire l’invecchiamento.   La vitamina B6 è naturalmente contenuta in alcuni alimenti tra cui le carni bianche e il pesce, ma anche gli spinaci, le patate, i legumi e nella maggior parte della frutta. Nonostante questo, è possibile che non si assuma una quantità sufficiente di vitamina B6 attraverso la dieta e di conseguenza è preferibile ricorrere agli integratori alimentari. Si ricorda che il fabbisogno giornaliero di vitamina B6 è pari a 1,1 mg al giorno per le donne e 1,5 mg al giorno per gli uomini: questo dato può variare in maniera significativa in base al peso.

Qualche rimedio naturale per combattere la stanchezza

Qualora la carenza sia lieve, può essere consigliata non solo l’assunzione di alcuni integratori alimentari di magnesio ma il senso di stanchezza muscolare e psicologica, infatti, può essere combattuto anche con l’ausilio di alcuni rimedi casalinghi o fai da te.   L’alimentazione, in questo, gioca un ruolo fondamentale: è provato, infatti, che una dieta ricca di sali minerali e vitamine riduca sensibilmente sonnolenza, torpore, stanchezza muscolare alle gambe e malessere diffuso. In particolare, si ricordano alcuni cibi ricchi di magnesio e di fibre nutrienti, che possono essere ingeriti per soddisfare il proprio fabbisogno giornaliero: 

  • verdure a foglia verde, come spinaci, bietole, cavoli, broccoli, ecc.
  • legumi;
  • crusca;
  • frutta secca, in particolare le noci;
  • semi e cereali integrali;
  • caffè d’orzo;
  • cioccolato fondente;
  • particolari tipi di frutta, come le banane e i datteri.

Se integrati nella propria routine alimentare, questi cibi possono avere una funzione preventiva rispetto all’insorgere dei sintomi dell’affaticamento. Allo stesso modo, però, una volta manifestatisi gli effetti della stanchezza, altri rimedi della nonna possono avere risultati efficaci:  

  • è noto, per esempio, come il Ginseng sia una pianta dalle incredibili proprietà energizzanti: è dimostrato come l’assunzione di infusi o preparati ha la facoltà di aumentare la resistenza alla fatica e di conciliare la concentrazione;
  • altre persone preferiscono, invece, combattere la stanchezza con la Passiflora, una pianta dal potere rilassante che assicura un buon sonno rigenerante;
  • infine, è da ricordare anche la radice di zenzero, asettico naturale e agente contro lo stress e la stanchezza.

Molte altre buone abitudini, infine, favoriscono una maggiore resistenza alla stanchezza: hanno indubbi benefici sulla salute dell’organismo, per esempio, anche una frequente idratazione e un ritmo sonno-veglia regolare.   In conclusione, sebbene la velocità frenetica della vita di oggi spesso induca ad abituarsi a sensazioni come la stanchezza o l’affaticamento, è doveroso non sottovalutare tali sintomi. Il corpo umano, infatti, è una macchina perfetta e ben oliata: ogni sensazione spiacevole e di disagio non è altro che una notifica con cui l’organismo ci ricorda di prestare maggiore attenzione al suo benessere.



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I contenuti forniti non costituiscono né sono da intendersi come pareri o raccomandazioni mediche.

Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata e di uno stile di vita sano.

Difficoltà a compiere le normali attività quotidiane e ad affrontare i mille impegni tra casa, scuola e lavoro