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STRESS

Mal di testa, cefalee e stress

In maggio cade la giornata dedicata alla cefalea, indetta dalla SOCIETÀ ITALIANA PER LO STUDIO DELLE CEFALEE.

Mal di testa’ è una parola generica per descrivere una situazione di dolore alla testa, ma esistono varie tipologie di mal di testa (fonte).

Per prima cosa, bisogna distinguere tra i “mal di testa” primari, tra cui troviamo le emicranie, le cefalee tensive e quelle a grappolo, e i “mal di testa” secondari, che sono invece mal di testa causati da un'altra malattia.

Le forme di “mal di testa” primari più comuni sono:

  1. Cefalea tensiva: “Oggi ho un cerchio alla testa!”, si tratta della forma di “mal di testa” più diffusa, quella che viene di norma descritta appunto come “cerchio alla testa”. La maggior parte dei pazienti descrive da 1 fino a 15 attacchi al mese, e può arrivare a interessare fino al 70% di alcune categorie di persone. Le forme croniche, quelle in cui la frequenza degli attacchi è superiore ai 15 giorni al mese, riguardano invece l’1-3% della popolazione adulta. Gli attacchi di cefalea tensiva possono durare da poche ore ad alcuni giorni e sono più comuni nelle donne che negli uomini. Tra i fattori scatenanti per questo tipo di cefalee sono stati descritti lo stress e le tensioni muscolari del collo.
  2. Emicrania: Questa forma di “mal di testa” colpisce soprattutto soggetti di età compresa tra i 35 e i 45 anni. L’emicrania ha la caratteristica di essere ricorrente, di intensità moderata o severa, con dolore pulsante e localizzato su un lato che può durare da alcune ore a 2-3 giorni, spesso associato anche a nausea. In alcuni pazienti, a questa sintomatologia può associarsi la comparsa della cosiddetta “aura”, un fenomeno neurologico che può essere visivo (come ad esempio vedere un effetto simile a una sorta di luci o fuochi d’artificio), motorio o una combinazione dei due.
  3. Cefalea a grappolo: E’ una forma di cefalea primaria meno comune rispetto a quelle sopra descritte e si presenta veri e propri “grappoli”, ovvero attacchi molto frequenti che possono essere episodici o cronici. Gli attacchi sono molto brevi ma caratterizzati da un dolore che viene spesso riferito come “estremamente severo”, solitamente focalizzato intorno all’occhio che può arrossarsi e lacrimare. 

Con l’eccezione delle cefalee a grappolo, più comuni negli uomini, le donne risultano essere più frequentemente colpite dalle cefalee primarie. Questa differenza è probabilmente dovuta alle fluttuazioni ormonali della donna . Molte donne infatti conosceranno bene l’emicrania premestruale. Questo tipo di emicrania è più frequente nei giorni precedenti al ciclo rispetto al resto del mese ed è spesso descritta come più dolorosa e meno facile da curare rispetto alle normali emicranie.

In questo caso quindi il “fattore scatenante”, ossia la situazione che favorisce l’attacco di emicranie, è proprio il ciclo. Altri fattori scatenanti possono essere: dormire troppo o troppo poco, bere alcolici, smettere di bere caffè, emozioni intense.

In particolare, diversi studi hanno dimostrato che lo stress è tra i fattori scatenanti più comuni delle cefalee e che gli attacchi possono avvenire non solo durante la fase acuta dello stress ma anche nel periodo in cui il soggetto si riprende dal periodo di stress acuto (Hauge AW. Cephalalgia. 2010 Mar;30(3):346-53).

Un altro aspetto che collega le cefalee allo stress è il magnesio. Una situazione di stress acuto può abbassare infatti in maniera significativa le riserve di magnesio presenti nel nostro organismo. È stato infatti dimostrato che nei pazienti che soffrono di cefalea i livelli di magnesio sono più bassi che nei soggetti sani, indipendentemente dal tipo di “mal di testa” (Sarchielli P. Cephalalgia. 1992 Feb;12(1):21-7). In pratica, quando i loro livelli di magnesio scendono, compaiono gli attacchi di emicrania. 

Per questo una corretta supplementazione di magnesio nella dieta quotidiana può risultare utile.

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Questo articolo non contiene alcuna raccomandazione di carattere medico, o suggerimento all'assunzione.  Ricorda che il tuo medico curante è il riferimento a cui rivolgerti per trovare la soluzione più adatta per te.

Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata e di uno stile di vita sano.

SAIT.CHC.17.11.0792