Stanchezza mentale: cause e rimedi

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Nel corso della vita ci imbattiamo in alti e bassi che possono mettere a dura prova il nostro benessere mentale. Lo stress quotidiano, che deriva da scadenze lavorative, problemi relazionali e altre situazioni, può accumularsi nel tempo e influire sulla nostra salute. Quando si parla di benessere mentale ci si riferisce alla nostra sfera emotiva, psicologica e sociale, che influenza pensieri, emozioni e comportamenti.

A questo proposito, la stanchezza mentale rappresenta uno dei disturbi più comuni oggigiorno. In particolare, tra i fattori principali che possono provocare questa condizione c’è sicuramente lo stile di vita: il ritmo frenetico quotidiano unitamente alle numerose informazioni da ricordare ogni giorno possono infatti indebolire le nostre capacità cognitive, causando difficoltà di concentrazione e ragionamento.

In questo articolo approfondiremo più nel dettaglio le principali cause della stanchezza mentale, i diversi fattori che possono influenzare il nostro benessere quotidiano e i rimedi contro la stanchezza mentale e fisica.

Stanchezza mentale: sintomi principali

Si tratta di una condizione piuttosto comune che coinvolge sempre più persone: le giornate estenuanti che si susseguono, i numerosi impegni, il lavoro al computer oppure il sonno non regolare possono infatti affaticare la mente, ostacolando le attività quotidiane. In particolare, il senso di stanchezza mentale può presentare alcuni sintomi psicologici evidenti:

  • irritabilità;
  • tristezza;
  • difficoltà delle capacità mnemoniche;
  • ansia;
  • insicurezza;
  • difficoltà di concentrazione.

Tuttavia, i sintomi della stanchezza mentale possono anche manifestarsi attraverso “somatizzazioni”, come un’eccessiva spossatezza, disturbi del sonno, dolori muscolari, debolezza articolare ed emicrania, oltre a crampi muscolari, diarrea e un frequente bisogno di urinare.

La stanchezza mentale, dunque, non riguarda solo un sovraccarico della mente, ma è anche un problema di natura fisica, che può causare al corpo alcuni disturbi gravi e reiterati. Per questo motivo, è necessario saper contrastare la stanchezza fisica e mentale, imparando a gestire le proprie energie in maniera equa e distribuita: accanirsi nello svolgimento di molteplici attività, per esempio, non può fare altro che affaticare corpo e mente, portando a un esaurimento delle energie a disposizione. In tal senso, riposarsi adeguatamente rappresenta la prima soluzione per portare a termine le attività quotidiane senza conseguenze negative.

Le possibili cause della stanchezza mentale

Per combattere la stanchezza fisica e mentale occorre essere consapevoli delle cause che possono provocare questo fastidioso disturbo. Innanzitutto, il primo motivo di affaticamento mentale è solitamente legato allo stile di vita che una persona svolge ogni giorno. I numerosi impegni quotidiani portano inevitabilmente alla sottrazione eccessiva di energie vitali, impedendo alla mente di lavorare in maniera funzionale ed efficace.

Tuttavia, lo stile di vita è solo uno dei tanti fattori responsabili della stanchezza mentale. Ecco perché sarebbe meglio analizzare in maniera più approfondita le possibili cause specifiche.

Stanchezza e cambio di stagione

Quante volte passando dall’inverno alla primavera ci si sente affaticati, assonnati e debilitati? Il cambio di stagione è uno dei principali fattori che possono provocare una forte stanchezza mentale. Il motivo è che gli sbalzi di temperatura, a volte repentini, abbassano le difese immunitarie del corpo, indebolendolo e rendendolo più fragile.

Mentre alcune persone non accusano le conseguenze dei cambi di stagione, perché il loro organismo riesce ad adattarsi velocemente agli sbalzi di temperatura, altre sono invece più predisposte verso questo malessere e soffrono maggiormente il passaggio da una stagione con caratteristiche molto diverse rispetto a quella successiva.

Studio e lavoro: cause comuni della stanchezza mentale

Negli adulti, la stanchezza mentale si presenta in particolare alla fine di una giornata lavorativa intensa e piena di attività. È proprio questo il motivo per cui dopo una settimana impegnativa, si arriva al weekend spossati e mentalmente esausti: il rilascio di tensione nel fine settimana, infatti, può far crollare corpo e mente, provocando una stanchezza mentale cronica che occorre curare attraverso un lungo periodo di riposo.

Allo stesso modo, anche la disoccupazione può avere un impatto significativo sulla salute mentale delle persone. Perdere il proprio posto di lavoro o la propria attività commerciale può comportare un senso di impotenza, disperazione e sconforto, spesso con conseguenze spiacevoli come umore basso o ansia. In questi periodi stressanti, perciò, è estremamente importante affrontare gli eventi un giorno alla volta e continuare a prendersi cura di sé.

Come i lavoratori, anche gli studenti possono soffrire di una forte stanchezza mentale: in questo caso, l’eccessivo studio, soprattutto se concentrato nel breve periodo, può portare a dei cali delle performance e a spossatezza. Sia i liceali sia gli universitari conoscono bene la sensazione di stanchezza dovuta allo studio: la maturità, per i primi, o gli esami da preparare in breve tempo, per i secondi, rappresentano un momento di forte ansia e stress, che affaticano il corpo e la mente.

Disturbi del sonno e stanchezza mentale: come sono collegati?

La carenza di sonno è sicuramente una delle cause principali che possono indurre stress e stanchezza mentale. Dormire un numero insufficiente di ore non permette il necessario riposo di cui l’organismo ha bisogno per poter affrontare la settimana. Per chi soffre di disturbi del sonno, la stanchezza mentale rappresenta un problema significativo, che può provocare irritabilità, ansia ed eventuali disturbi fisici come dolori muscolari ed emicrania.

In generale, per contrastare la stanchezza mentale, è consigliabile adottare alcune abitudini quotidiane:

  • dormire almeno 8 ore a notte, in maniera continuata e senza risvegli notturni;
  • limitare il consumo di caffeina durante il giorno, soprattutto nelle ore serali;
  • seguire pratiche di rilassamento: una mente che corre è il peggior nemico di un sonno ristoratore. Per questo, potrebbero essere utili delle tecniche di respirazione, oppure attività come yoga o meditazione;
  • costruire una routine del sonno, per esempio riducendo il tempo trascorso davanti agli schermi nelle ore notturne e assicurandosi che l'ambiente sia fresco, buio e silenzioso.

Tuttavia, esistono alcuni disturbi del sonno patologici che si rivelano più difficili da risolvere attraverso i rimedi menzionati. Tra questi, si ricordano insonnia, apnea notturna e sindrome delle gambe senza riposo. In questi casi, perciò, occorre aiutarsi attraverso altri metodi, come l’utilizzo di integratori per la stanchezza mentale, formulati specificamente per combattere questa condizione. Inoltre, è necessario anche consultare il parere del proprio medico per verificare le cause sottostanti e la terapia più adatta da seguire.

Stanchezza mentale durante gravidanza e allattamento

Tra le situazioni che comportano più comunemente la stanchezza mentale c’è senza dubbio la gravidanza. Questo periodo delicato, infatti, può mettere a dura prova il corpo di una donna, soprattutto a causa dei repentini sbalzi di umore dovuti agli ormoni. A questo si aggiungono anche le piccole e grandi paure quotidiane, che sfociano in pensieri di ogni genere e che possono ripercuotersi sul benessere dell’organismo, in particolar modo durante i primi mesi.

Inoltre, la stanchezza può incidere anche sull’allattamento del bambino: durante questa fase è infatti necessario essere riposati, nutrirsi adeguatamente e cercare di allontanare le preoccupazioni giornaliere.

Stress e stanchezza mentale: un legame comune

Stress e stanchezza mentale vanno sicuramente di pari passo: non è una sorpresa che questa esperienza comune nella vita moderna abbia un impatto significativo sulla salute mentale. Alla base possono esserci numerosi fattori, tra cui le ansie che si accumulano giornalmente, gli impegni inderogabili, le consegne lavorative stringenti e il pensiero di una famiglia da accudire, provocando conseguenze a livello mentale e fisico. I ritmi di vita estenuanti possono prosciugare le energie del corpo e della mente, portando l’organismo ad avere un costante bisogno di dormire e forti dolori alla testa.

In particolare, lo stress può essere di due tipologie: a breve termine e cronico. Il primo può causare ansia, tensione e irritabilità, mentre il secondo può avere effetti a lungo termine sulla salute fisica e mentale, causando anche carenze di micronutrienti. Un esempio tipico è la carenza di magnesio, che ci potrebbe rendere più vulnerabili a stress e ansia.

Ecco perché sarebbe ottimale prendere dei provvedimenti per ridurre il livello di stress quotidiano. Di seguito, alcune possibili soluzioni:

  • attività fisica regolare: l'esercizio fisico regolare può aiutare a ridurre lo stress, grazie alla maggiore produzione di endorfine;
  • dieta sana ed equilibrata: anche l’alimentare può rivelarsi utile per ridurre gli effetti negativi dello stress sull'organismo, fornendo nutrienti essenziali al proprio fabbisogno;
  • valutare l'integrazione, se necessario: alcuni integratori, disponibili senza prescrizione, potrebbero fornire l’aiuto necessario in caso di stanchezza mentale dovuta allo stress.

Stanchezza mentale: rimedi e consigli naturali

Per contrastare la stanchezza mentale e fisica, che si manifesta in un periodo specifico della propria vita, è possibile adottare alcuni rimedi quotidiani, legati principalmente alla routine del sonno, all’alimentazione e all’attività fisica.

In particolare, il cibo che mangiamo può influire non solo sulla salute fisica ma anche sul benessere mentale. Di conseguenza, per prevenire o combattere la stanchezza fisica e mentale, è consigliabile seguire un’alimentazione varia e bilanciata attraverso questi consigli:

  • aumentare frutta e verdura: fonte importante di vitamine, minerali e fibre, sono essenziali per una dieta sana;
  • diminuire l'assunzione di zuccheri: mangiare troppi zuccheri può portare a un aumento di peso indesiderato e a un maggior rischio di diabete, tra gli altri problemi di salute;
  • prediligere proteine ​​magre: aiutano a mantenere un peso adeguato al proprio fisico e a ridurre il rischio di malattie cardiache;
  • mantenersi idratati: bere molta acqua può avere un effetto positivo sull'umore e sulla concentrazione. La disidratazione invece può causare stanchezza, mal di testa e difficoltà di concentrazione, influenzando il tuo benessere quotidiano.

Un altro rimedio utile per combattere la stanchezza fisica e mentale è l'esercizio fisico, che contribuisce ad aumentare la produzione di endorfine, ossia sostanze chimiche che migliorano l'umore e riducono le sensazioni di stress e ansia. Allo stesso tempo, l’attività fisica è utile anche per migliorare la qualità del sonno, che può avere un impatto positivo sulla salute mentale. Svolgere esercizio fisico regolare non significa necessariamente praticare uno sport intenso, ma è sufficiente fare una passeggiata rilassante o un giro in bicicletta ogni giorno.

I rimedi contro la stanchezza mentale: gli integratori a base di magnesio

Per una cura adeguata della propria persona, chiunque dovrebbe assumere quotidianamente almeno 300 mg di magnesio. Purtroppo, però, solo il 30 / 40% del magnesio ingerito viene assorbito dall’organismo e questo non risulta facile per tutti. In questi casi, è possibile rimediare alla carenza di magnesio attraverso l’assunzione di farmaci o integratori a base di magnesio: si tratta di speciali preparati farmaceutici che servono a ristabilire il giusto equilibrio di questo minerale nel corpo. Su questo tema, l'Efsa (l'Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha individuato alcuni benefici del magnesio:

  • riduce la stanchezza e l’affaticamento;
  • facilita le normali funzioni psicologiche;
  • contribuisce al corretto funzionamento del sistema nervoso;
  • aiuta il metabolismo energetico;
  • garantisce il normale funzionamento dei muscoli.

Gli integratori a base di magnesio, dunque, sono fondamentali per ridurre la stanchezza mentale e aiutare l’organismo durante forti periodi di stress.

In ogni caso, è necessario fare attenzione alla modalità di assunzione di questi prodotti: il magnesio, infatti, andrebbe assunto durante i pasti e mai assieme ad alcuni specifici farmaci, come tetracicline, bifosfonati e chinoloni. Comunque, prima di iniziare ad assumere farmaci o integratori a base di magnesio è sempre consigliabile consultare il proprio medico.

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Questo articolo non contiene alcuna raccomandazione di carattere medico, o suggerimento all'assunzione. Ricorda che il tuo medico curante è il riferimento a cui rivolgerti per trovare la soluzione più adatta per te.

Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta varia e di uno stile di vita sano.

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