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CONCENTRAZIONE E MEMORIA

Quella volta che ho scritto la tesi di laurea...

Chi ci è passato lo sa: come gli esami di maturità, anche la tesi di laurea non si scorda mai.

È un momento in cui è richiesto maggior effort e il carico di lavoro si intensifica. Ogni minimo intoppo può mandare in crisi e caricare notevolmente di stress.

I sintomi più comuni dello studente ‘sotto tesi di laurea’:

  • Sentirsi sopraffatti dal carico di lavoro
  • Difficoltà a concentrarsi
  • Avvertire di non avere il controllo della situazione
  • Paura di fallire
  • Stanchezza fisica e mentale

Ci sono alcune situazioni correlate alla stesura della tesi di laurea che possono mandare in crisi lo studente, ad esempio:

  • La domanda. Sì, quella che non vorreste sentire: “Come va la tesi?”, diventerà la domanda di rito come quella dei parenti che ti chiedono “Quando ti sposi?”. Prendete un bel respiro e rispondete: “Bene, mi manca poco” (a impazzire!).
  • Il relatore. Lui, che dovrebbe essere il vostro Virgilio nell’inferno dell’ultimo girone del vostro percorso universitario, ma che può diventare la persona più ricercata della terra quando è irreperibile e voi siete in attesa delle sue correzioni per andare avanti.
  • Il foglio bianco. È sempre lì: lui fissa voi, e voi fissate lui… i minuti passano, ma è inutile aspettare che le parole appaiano magicamente da sole. Eppure vi sentivate così ispirati stamattina!
  • I libri. Ammettetelo: state già pensando a cosa farne quando tutto questo sarà finito. Ma fidatevi: saranno i vostri migliori compagni in quelle ore della notte in cui li guarderete un po’ smarriti in cerca del concetto utile per le vostre argomentazioni o la citazione da inserire per colmare lo spazio vuoto. Del resto, come affermava Umberto Eco nel suo famoso libro Come scrivere una tesi di laurea: “I libri si rispettano usandoli, non lasciandoli stare”.

Volete delle dritte? Lo stesso Umberto Eco nel suo saggio (U. Eco, Come si scrive una tesi di laurea, Bompiani 2001: 17 ss.) stila alcune regole che lui definisce ovvie (ma fondamentali!):

  1. L’argomento deve rispondere ai vostri interessi: non fatevi imporre un argomento a voi non congeniale! Se l’argomento vi appassiona, la strada sarà tutta in discesa.
  2. Le fonti devono essere reperibili: verificate prima l’accesso alle vostre fonti… non vorrete fare un viaggio alla scomparsa biblioteca d’Alessandria?
  3. Le fonti devono essere “maneggiabili”, cioè alla vostra portata: scegliere di analizzare la Poetica di Aristotele da una traduzione in giapponese può essere senz’altro originale, ma se non conoscete la lingua sarà un incubo!

Eco conclude riassumendo con questa norma: “chi vuol fare una tesi deve fare una tesi che sia in grado di fare”.

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Il Magnesio infatti attenua l'eccitabilità dei nervi e dei muscoli, riduce la secrezione dell’adrenalina e contribuisce ai processi di comunicazione delle cellule nervose, aiutando a regolare la trasmissione dei segnali.

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Mag mente attiva. Per la memoria e la concentrazione.

Questo articolo non contiene alcuna raccomandazione di carattere medico, o suggerimento all’assunzione. Ricorda che il tuo medico curante è il riferimento a cui rivolgerti per trovare la soluzione più adatta per te.

Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata e di uno stile di vita sano.

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