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STRESS

Il ritorno alla routine? Questione d’equilibrio!

Il rientro dalle vacanze è sempre troppo traumatico? Per voi alcuni consigli per viverlo nel modo migliore. 

Esiste una spiegazione al fatto che, al rientro delle vacanze, un senso di malinconia ci affligge? La risposta è sì e a rassicurarci ci pensa lo psichiatra Michele Cucchi, direttore sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano dando la causa alla “sindrome da rientro”. Secondo lo psichiatra Cucchi, infatti, questo malessere emotivo si manifesta nella maggior parte dei casi con un “senso di stanchezza, difficoltà di concentrazione, mal di testa, sensazione di stordimento” annoverando, tra gli altri effetti, “tachicardia, ipersudorazione, dolori muscolari perdita di entusiasmo, irritabilità e chiusura relazionale».  

Riposiamo male o riposiamo troppo bene? Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il principio della “sindrome da rientro” risiede nella qualità del tempo dedicato al riposo durante le festività e alle caratteristiche di ognuno di noi. 

Le persone abitudinarie, infatti, vivono il rientro con maggiore tranquillità. Questo tipo di persone, in effetti, spesso risentono maggiormente del travolgimento delle consuetudini che i periodi di vacanza portano con sé. L’assenza di una sveglia e di un’agenda che organizza ogni momento della singola giornata può trasformarsi in un momento di panico per chi è abituato a scandire ogni istante della propria settimana. (Fonte)

Al contrario, le persone meno organizzate, ambiziose e competitive tendono a risentirne maggiormente. “Le persone meno inclini alla monotonia della routine – spiega Cucchi - potrebbero ritrovarsi a fronteggiare sconforto e insicurezza, mentre la tentazione di mollare tutto e cambiare vita torna immancabilmente a fare capolino”.  

È sempre Cucchi, però a tranquillizzarci sostenendo che la sindrome del rientro ha spesso vita breve. In effetti, per superare al meglio il rientro, è importante dare spazio alle richieste del nostro corpo per riadattarsi ai ritmi consueti. Alcuni consigli? Pianificare il rientro per tempo, e non all’ultimo secondo, dedicare la prima giornata di lavoro alla pianificazione delle attività, conciliare impegni e svago, prestando attenzione all’alimentazione e al sonno: questi piccoli gesti aiuteranno a minimizzare l’evento traumatico del rientro, rivelando il futuro come una sfida possibile e non come un ostacolo insormontabile. (Fonte)

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Questo articolo non contiene alcuna raccomandazione di carattere medico, o suggerimento all’assunzione. Ricorda che il tuo medico curante è il riferimento a cui rivolgerti per trovare la soluzione più adatta per te.

Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata e di uno stile di vita sano.   

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