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CONCENTRAZIONE E MEMORIA

Perché i mancini sono più bravi in matematica?

Brutti voti in matematica? Probabilmente perché scrivete con la mano destra! Se la quotidianità delle persone mancine viene spesso messa in difficoltà da ostacoli pratici quali forbici, mouse e quaderni, i calcoli matematici, al contrario, non sono un problema. A dimostrarlo è proprio la scienza grazie a nuovi studi che dimostrano come i mancini hanno in realtà maggiori possibilità di essere brillanti in aritmetica, ottenendo così migliori risultati in task matematici.

Gli psicologi dell’Università di Liverpool e dell’Università di Milano, guidati da Giovanni Sala, hanno condotto uno studio su un gruppo di circa 2.300 studenti tra i sei e i diciassette anni, dimostrando una stretta correlazione fra i mancini e le skill matematiche attraverso esercizi matematici di differente difficoltà, inclusi semplici problemi di aritmetica.  

Gli studi hanno rilevato una moderata ma significante relazione fra le persone mancine e una predisposizione ai calcoli matematici dimostrando anche una diversa attitudine in base all’età e al genere. Come annunciato da Giovanni Sala, infatti, i più svantaggiati sono stati i bambini con una spiccata lateralizzazione, ovvero molto sbilanciati verso la mano destra o sinistra, mentre gli adolescenti di sesso maschile e mancini hanno ottenuto i risultati migliori.

Lo studio è stato verificato grazie all’Edinburgh Handedness Inventory, un metodo che permette di identificare la predominanza della mano destra o della sinistra. Il modo in cui il cervello lavora, infatti, è fortemente connesso al modo in cui le funzioni vengono associate agli emisferi destro e sinistro. “Anche l’essere mancino” conferma Giovanni Sala “è una conseguenza della lateralizzazione del cervello

Come sottolineato dagli stessi ricercatori, i dati raccolti non sono definitivi ma gettano le basi per ulteriori ricerche future che permetteranno di comprendere meglio in che modo lo sviluppo della lateralizzazione influisca sulle propensioni e il ragionamento umano. (Fonte)

Per un aiuto in più a memoria e concentrazione è possibile anche ricorrere a integratori alimentari. Ad esempio, Mag Mente Attiva  integratore alimentare con fosfoserina, centella asiatica che contribuisce a favorire il mantenimento di memoria e funzioni cognitive, caffeina che aiuta a mantenere concentrazione e attenzione, e magnesio e vitamina B5 utili per ridurre la stanchezza.

Questo articolo non contiene alcuna raccomandazione di carattere medico, o suggerimento all’assunzione. Ricorda che il tuo medico curante è il riferimento a cui rivolgerti per trovare la soluzione più adatta per te.

Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata e di uno stile di vita sano.

SAIT.CHC.17.11.0792