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Ti senti perso senza lo smartphone? Potresti soffrire di nomofobia!
Siete usciti di casa senza lo smartphone e vi sentite come se vi mancasse un arto? Niente di strano. La scienza ci spiega il perché!
A tutti noi è capitato, almeno una volta, di aver
scordato a casa lo smartphone mentre uscivamo per
andare al lavoro o a scuola. A quel punto, molto probabilmente,
ci siamo sentiti persi, come se ci mancasse una parte del
corpo. Dopo aver condotto uno studio mirato su 40 soggetti,
i ricercatori dell’università del Missouri hanno scoperto
che le persone che vengono separate dai propri smartphone
possono riportare forti effetti negativi sul piano psicologico e di
performance.
(Fonte)
A tutti i soggetti esaminati è stato chiesto di risolvere due semplici test e, durante lo svolgimento, alcuni sono stati privati dei loro cellulari. Tra i partecipanti senza telefono si sono verificati un aumento del battito e della pressione, una sensazione di malcontento e ansia generalizzata, senza contare un punteggio molto più basso nel test. I ricercatori hanno inoltre notato che gli individui tendono a non volersi separare dai propri cellulari, soprattutto durante lo svolgimento di un compito importante. Secondo il team di studiosi, i giovani nella fascia tra i 18 e i 24 anni, inviano mediamente 109.5 messaggi al giorno e controllano lo schermo del proprio smartphone 60 volte nella giornata.
Le nostre ricerche suggeriscono che la separazione dal proprio smartphone può condizionare in maniera negativa le performance e lo stato mentale di un individuo. Inoltre, i risultati dello studio suggeriscono che lo smartphone sia ormai un’estensione del nostro “io” e quando ce ne separiamo sperimentiamo una privazione di una parte di noi e uno stato psicologico decisamente negativo.” Afferma Russell Clayton, autore dello studio. Il team ha anche coniato un termine per definire la paura di essere separati dal proprio telefono: nomofobia.
A seguito dello studio, il consiglio dei ricercatori è quello
di portare il proprio smartphone con sé durante situazioni quali
esami o meeting lavorativi ma di tenerlo in silenzioso per
evitare qualsiasi possibile distrazione che possa ridurre la
concentrazione!
(Fonte)
Per memoria e concentrazione è possibile anche ricorrere a integratori alimentari. Ad esempio, Mag Mente Attiva, un integratore alimentare con fosfoserina, centella asiatica che contribuisce a favorire il mantenimento di memoria e funzioni cognitive, caffeina che aiuta a mantenere concentrazione e attenzione, e magnesio e vitamina B5 utili per ridurre la stanchezza.
Questo articolo non contiene alcuna raccomandazione di carattere medico, o suggerimento all’assunzione. Ricorda che il tuo medico curante è il riferimento a cui rivolgerti per trovare la soluzione più adatta per te.
Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata e di uno stile di vita sano.
SAIT.CHC.17.11.0792
